Tra gli alberi da frutto il Noce Comune o Nostrano (Juglans regia) è quello più imponente e mastodontico. In realtà , oltre ai suoi squisiti frutti, la pianta è molto utilizzata in falegnameria grazie al suo pregiatissimo legno con cui si costruiscono mobili ed arredi di vario genere.
Questo legno, di colore bruno-grigiastro con venature tendenti al nero, è molto apprezzato a livello estetico e ben si presta alla lavorazione. Tuttavia, data l'elevata richiesta e la non abbondantissima produzione, ha un prezzo piuttosto elevato.
Il Noce Nostrano (Juglans regia), appartenente alla famiglia delle Juglandaceae, è molto diffuso in tutta Italia e si può spingere sino ad un'altitudine di oltre 1000 m.
Il termine "nostrano" o "comune" indica il fatto che questa sia la specie maggiormente presente in Europa, tuttavia esistono diverse specie di noci come ad esempio il Noce Nero (Juglans nigra) molto diffuso in tutta la parte Est degli Stati Uniti e che deve il suo nome al legno di colore scuro.
Il Noce è una pianta decidua, longeva e mastodontica potendo raggiungere un'altezza di oltre 30 metri. Resiste bene al freddo, gradisce un'esposizione soleggiata, soprattutto qualora venga coltivato in montagna, mentre in pianura può resistere anche ad un certo grado di ombreggiatura.
Ama terreni fertili, profondi, ricchi di sostanza organica e ben drenanti, mentre rifugge da quelli troppo secchi ed aridi, specie se accompagnati da temperature molto elevate.
Il Noce comune (detto anche Noce Bianco) è una pianta che necessita spazio attorno a sé e si sviluppa molto anche in larghezza.
Questa specie preferisce posizioni isolate e difficilmente si formano "boschi di noci", mentre è molto comune trovarne isolati in aperta campagna, inoltre vengono spesso usati anche come "alberi da ombra".
Sebbene ora diffuso in tutte le zone temperature del mondo, la sua zona nativa è quella compresa tra Est Europa ed Asia centrale.
Le principali varietà sono :
In inverno la pianta spoglia lascia in bella vista i propri rami dal legno di colore grigio e le grosse gemme che possono, almeno a prima vista, ricordare quelle del Fico.
I fiori maschili sono degli amenti presenti sul legno di un anno (quello prodotto nell'estate precedente) ed in questo periodo sono visibili nella loro veste invernale vicino alla cicatrice fogliare.
Il noce è piuttosto pigro ed è tra le ultime piante a "risvegliarsi" in primavera.
La Juglans regiaè una specie monoica con fiori a sessi distinti; i primi a sbocciare (ancor prima dell'emissione delle foglie) sono i fiori maschili che, nella loro veste primaverile, sono verdi, allungati, spesso riuniti in grappoli e contengono un polline giallo molto volatile.
I fiori femminili hanno color verde-giallognolo, sbocciano contemporaneamente all'emissione delle foglie e sono presenti sulla nuova vegetazione riuniti a gruppi di 2-3.
La parte basale, di forma ingrossata, rappresenta l'ovario, mentre la parte superiore è costituita dallo stigma diviso in due lobi contrapposti per offrire massima ricettività.
Ai fini della potatura del Noceè fondamentale sapere che, nella maggior parte delle varietà europee, i fiori femminili si originano solo dalle gemme apicali dei rami e non da quelle laterali, quindi un ramo "accorciato" non fiorirà e dunque non produrrà.
Il noce è generalmente una specie autofertile, tuttavia presenta una spiccata proterandria, ovvero i fiori maschili fioriscono prima rispetto a quelli femminili ed, in alcuni casi, il tempo di sovrapposizione delle due fioriture è troppo esiguo per ottenere un'impollinazione ottimale.
Per questo motivo è consigliata l'impollinazione incrociata con diverse varietà che abbiano epoche di fioritura leggermente sfalsate. Nella realtà, nella maggioranza dei casi, si riesce ad ottenere un discreto raccolto anche con l'autoimpollinazione, infatti non è raro vedere alberi isolatissimi carichi di noci.
Conclusasi la fioritura femminile i fiori impollinati cresceranno velocemente, mentre gli altri seccheranno e cadranno entro poco.
La vegetazione è esplosiva, un noce in età giovanile può fare dei rami lunghi oltre 2-3 metri in un'unica stagione vegetativa. Le foglie sono alterne, composte da una serie di 9-10 foglioline ed hanno un bel colore verde vivo, mentre quelle giovani hanno colore rossastro.
Il gheriglio è molto richiesto dall'industria dolciaria, ma trova impiego anche come frutto secco da mangiare da solo o come condimento (ad es. nella famosa Pizza con Noci e Gorgonzola). Con le noci è inoltre possibile produrre olio alimentare o da pittura.
Il Noce è una pianta decidua, longeva e mastodontica potendo raggiungere un'altezza di oltre 30 metri. Resiste bene al freddo, gradisce un'esposizione soleggiata, soprattutto qualora venga coltivato in montagna, mentre in pianura può resistere anche ad un certo grado di ombreggiatura.
Ama terreni fertili, profondi, ricchi di sostanza organica e ben drenanti, mentre rifugge da quelli troppo secchi ed aridi, specie se accompagnati da temperature molto elevate.
Il Noce comune (detto anche Noce Bianco) è una pianta che necessita spazio attorno a sé e si sviluppa molto anche in larghezza.
Questa specie preferisce posizioni isolate e difficilmente si formano "boschi di noci", mentre è molto comune trovarne isolati in aperta campagna, inoltre vengono spesso usati anche come "alberi da ombra".
Sebbene ora diffuso in tutte le zone temperature del mondo, la sua zona nativa è quella compresa tra Est Europa ed Asia centrale.
Le principali varietà sono :
- Noce di Sorrento (Italia)
- Noce Franquette (Francia)
- Noce Lara (Francia)
- Noce Chandlar (USA)
- Noce Hartley (USA)
In inverno la pianta spoglia lascia in bella vista i propri rami dal legno di colore grigio e le grosse gemme che possono, almeno a prima vista, ricordare quelle del Fico.
I fiori maschili sono degli amenti presenti sul legno di un anno (quello prodotto nell'estate precedente) ed in questo periodo sono visibili nella loro veste invernale vicino alla cicatrice fogliare.
Il noce è piuttosto pigro ed è tra le ultime piante a "risvegliarsi" in primavera.
La Juglans regiaè una specie monoica con fiori a sessi distinti; i primi a sbocciare (ancor prima dell'emissione delle foglie) sono i fiori maschili che, nella loro veste primaverile, sono verdi, allungati, spesso riuniti in grappoli e contengono un polline giallo molto volatile.
La parte basale, di forma ingrossata, rappresenta l'ovario, mentre la parte superiore è costituita dallo stigma diviso in due lobi contrapposti per offrire massima ricettività.
Ai fini della potatura del Noceè fondamentale sapere che, nella maggior parte delle varietà europee, i fiori femminili si originano solo dalle gemme apicali dei rami e non da quelle laterali, quindi un ramo "accorciato" non fiorirà e dunque non produrrà.
Il noce è generalmente una specie autofertile, tuttavia presenta una spiccata proterandria, ovvero i fiori maschili fioriscono prima rispetto a quelli femminili ed, in alcuni casi, il tempo di sovrapposizione delle due fioriture è troppo esiguo per ottenere un'impollinazione ottimale.
Per questo motivo è consigliata l'impollinazione incrociata con diverse varietà che abbiano epoche di fioritura leggermente sfalsate. Nella realtà, nella maggioranza dei casi, si riesce ad ottenere un discreto raccolto anche con l'autoimpollinazione, infatti non è raro vedere alberi isolatissimi carichi di noci.
Conclusasi la fioritura femminile i fiori impollinati cresceranno velocemente, mentre gli altri seccheranno e cadranno entro poco.
La vegetazione è esplosiva, un noce in età giovanile può fare dei rami lunghi oltre 2-3 metri in un'unica stagione vegetativa. Le foglie sono alterne, composte da una serie di 9-10 foglioline ed hanno un bel colore verde vivo, mentre quelle giovani hanno colore rossastro.
Il frutto (la Noce) matura sul finir dell'estate ed, in funzione di clima e varietà, è pronto per esser mangiato intorno a metà settembre-inizio ottobre.
Questo frutto è una drupa il cui esocarpo (Mallo), giunto a maturazione, annerisce e si "screpola", lasciando cadere la noce in esso contenuta.
L'endocarpo è quel tessuto legnoso che noi conosciamo col nome "guscio della noce" al cui interno è contenuto il prezioso gheriglio; esso è la parte tenera che si mangia, ha un alto contenuto lipidico (grassi) ed una vaga forma a "cervello".
Il gheriglio è molto richiesto dall'industria dolciaria, ma trova impiego anche come frutto secco da mangiare da solo o come condimento (ad es. nella famosa Pizza con Noci e Gorgonzola). Con le noci è inoltre possibile produrre olio alimentare o da pittura.